giovedì 27 dicembre 2007

Petizione: "Non grattiamo i balconi"


Si è aperta di recente una discussione animata sulle conseguenze derivanti da una serie di proposte di soggetti privati tendenti, durante il periodo natalizio e delle festività di fine anno, a ornare i propri balconi con simulacri di Babbo Natale, atti ad arrampicarsi per i suddetti, venendo così a modificare notevolmente l'ambiente e il paesaggio urbano senza che ne sia stato approfonditamente valutato l'impatto complessivo, al di là delle scelte effettuate caso per caso. Anche nelle Norme Urbanistico-Edilizie tali problematiche risultano non trattate, in quanto non previste dagli Estensori e dal Consiglio Comunale all'epoca di approvazione del Piano.

Pertanto, ora appare necessario colmare tale ritardo e le lacune: si propone quindi al Consiglio Comunale di Torino di avviare un percorso di approfondimento che induca l'Amministrazione Comunale a dotarsi di norme efficaci per la tutela dell'ambiente e del paesaggio urbano nella previsione di ornamenti non consoni, anche ai sensi della Convenzione Europea sul Paesaggio, siglata a Firenze nel 2002, del nuovo Testo Unico sulla Tutela dei Beni Culturali approvato nel 2004 e dalla Parte Seconda del Codice dell'Ambiente in materia di V.I.A. e V.A.S. (in vigore dal 31 luglio scorso), da considerare strumenti normativi che possono fornire utili indirizzi anche alla Città di Torino su tematiche sinora non ancora affrontate.

Pertanto, si propone al Consiglio Comunale:

Di impegnarsi a un approfondimento sui temi vasti del paesaggio urbano da parte della Città di Torino con un ruolo propositivo pure con gli Enti sovraordinati, come il Ministero e la Direzione dei Beni Culturali nelle loro articolazioni regionali e con la Regione Piemonte - che sta procedendo a elaborare gli elementi portanti del nuovo Piano Paesaggistico Regionale attraverso la definizione di ambiti significativi, tra i quali figura anche "il Torinese"- e nel frattempo ad adottare i seguenti atti di indirizzo e i seguenti "principi di cautela":

1. che in tutto il territorio comunale non siano consentiti appendimenti atti a imitare la vera, unica e irriproducibile figura di Babbo Natale e/o appendimenti di pupazzi di vario genere che superino l'altezza di cm 100, fatti salvi i limiti più restrittivi già previsti e in vigore per i vari ambiti di trasformazione; che in un ambito più ristretto di salvaguardia paesaggistica, che si colloca nel raggio di 5 km. dalla Mole Antonelliana, e per una profondità di 2 km. dalla sponda sinistra del fiume Po, siano consentite, per tali interventi, altezze massime di cm 80, sempre fatti salvi i limiti più restrittivi vigenti per ambiti sottoposti a tutela architettonica, ambientale e paesaggistica;

2. proteggere i coni visuali costituiti dalle alberate storiche già tutelate con Decreto Ministeriale (come corso Vittorio Emanuele II, corso Giacomo Matteotti, corso Stati Uniti, corso Francia) al fine di tutelare la visione delle vette alpine che circondano Torino - che vanta la definizione di "Città delle Alpi" – e, parimenti, tutelare la visione della Collina Torinese con i suoi edifici storici significativi;

3. la V.I.A. deve pure consentire una valutazione dell'impatto di ogni replica di Babbo Natale sull'intera indiscriminata area circostante, incluse le aree verdi, pubbliche e private, per un raggio circostante comunque non inferiore al doppio dell'altezza prevista, al fine di poter valutare anche l'effetto del "cono d'ombra" sugli spazi e sugli edifici circostanti. Analogamente deve essere studiato l'impatto, considerato per i suoi molteplici aspetti, delle superfici vetrate riflettenti e non, compresi gli effetti sull'avifauna sia stanziale, sia migratoria;

4. ogni replica di Babbo Natale (pubblico o privato) deve, in ogni caso, essere corredato di un appropriato piano di manutenzione che ne dimostri la fattibilità e la sostenibilità nel tempo, anche al fine di verificare i tempi di obsolescenza delle varie tipologie;

5. sulla base di tali indirizzi il Consiglio Comunale impegni l'Amministrazione ad effettuare ogni approfondimento necessario coinvolgendo il Politecnico di Torino, L’Università di Torino e altri autorevoli Istituti di Ricerca, oltre ad ANPA, ARPA e altri Enti titolati, nella comparazione con altre Realtà italiane ed europee che si siano trovate ad affrontare analoghe problematiche.

6. La presente proposta di deliberazione, avente carattere di indirizzo, che rimanda a successivi atti deliberativi, non comporti impegni di spesa e non necessiti di parere di regolarità contabile.



Torino, li 27 dicembre 2007


Per firmare la petizione e avere ulteriori informazioni, visitare:
www.nongrattiamoibalconi.org

Nessun commento: